Il preparatore Albarella avvisa il Napoli: "Giocare ogni 7 giorni non è un vantaggio, ma un problema"
Il preparatore atletico di lungo corso Eugenio Albarella spiega le complicazioni che può trovare il Napoli di Conte in questa stagione.

Interessanti considerazioni del preparatore Eugenio Albarella, intervistato da Iannicelli durante Marte Sport Show, programma di Radio Marte. "Come giudico lo stato di forma di Romelu Lukaku? Non ho mai avuto la fortuna di allenarlo, ma è un atleta evoluto, con conoscenze d'alto livello. Ha dimostrato di essere un campione, e la sua voglia di dimostrarsi protagonista in una piazza come Napoli è la base per riuscire ad esprimere le sue grandi potenzialità. Non disputare le coppe europee può aiutare a concentrarsi sul campionato? Non sono convinto che possa essere un vantaggio, a dire il vero".
Più nel dettaglio: "I calciatori del Napoli sono abituati a giocare ogni tre giorni: la gestione psicologica di una partita a settimana può essere una complicanza, un problema. Per questo, Antonio Conte ha chiesto grande spirito di sacrificio negli allenamenti, perché sa che sarà una stagione anomala rispetto a quello che è ormai il DNA Napoli. Si deve capire che, anche se metodologicamente può essere un vantaggio gestire il gruppo su sette giorni, lo stesso non si può dire a livello nervoso. Conte ricrea in allenamento le condizioni di stress psicofisico della partita per tenere tutti sulla corda? Assolutamente sì. Dove può arrivare il suo Napoli? Se mantiene alto il livello di forma, la squadra può essere competitiva con le avversarie di primissima fascia".





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